09gen2014

Non date il fluoro ai vostri bambini

Perché si continua ad usare il fluoro per la prevenzione delle carie nei bambini, e addirittura nelle donne in gravidanza?

Il fluoro viene somministrato come fluoruro di sodio, un veleno citoplasmatico. C’è chi addirittura ha scritto che abbiamo a che fare con un avvelenamento di massa. I fluoruri infatti, oltre a rompere le catene del DNA e RNA formando legami con i loro gruppi amidici risultando quindi dannosi per la sintesi proteica e teratogeni, come dimostrarono John Emsley e colleghi nel 1981, bloccano gli enzimi legandosi ai coenzimi al posto del magnesio e del fosforo.
Come avvenne per le vaccinazioni, dove i risultati statistici sono tali da dare ragione a volte a chi è favorevole a volte a chi è contrario, così avvenne anche per la fluoro-profilassi. Qui di seguito citiamo i risultati di alcuni lavori scientifici sufficienti per screditare definitivamente il fluoro come toccasana per la profilassi delle carie.

LE PRIME RICERCHE
L’inizio di questo grossolano errore va datato probabilmente 1938, anno in cui l’americano dott. Cox dichiarò, pur senza dimostrarlo con pubblicazioni scientifiche: «è probabile, che una dose ottimale di fluoro sia importante per la corretta formazione dei denti. Questa dose ottimale è, naturalmente, inferiore Alla dose che causa l’insorgere di macchie sui denti». Lo stesso anno dichiarò sul Journal of American Dentistry: «Il fluoro è responsabile dell’alta resistenza alla carie - ciò è stato dimostrato». Come lo dimostrò, nessuno lo sa, però da allora, i fluoruri non furono più considerati veleno, ma una sostanza utile per la prevenzione della carie. Lo stesso anno, i dottori Wallace Armstrong e P. J. Brekhus del dipartimento di biochimica dell’Università del Minnesota, pubblicarono un loro lavoro in cui affermavano che i denti non cariati contenevano molto più fluoro dei denti cariati.

STORIA
I dottori Wallace Armstrong e P.J. Brekhus del dipartimento di biochimica dell’Università del Minnesota (vedi sopra) dichiarano 25 anni dopo, nel 1963, che i risultati erano sbagliati. In un ulteriore lavoro dello stesso anno, dichiararono invece nuovamente di aver trovato una piccola differenza tra il quantitativo di fluoro in denti sani e quello in denti  cariati. Una serie di aziende coinvolte in lavorazioni industriali nocive (l’ALCOA per la lavorazione dell’alluminio e la IG Farben per i gas militari) smaltirono i prodotti di scarto dannosi, tra cui il fluoruro di sodio, vendendolo non soltanto come diserbante ma anche come farmaco inserito nelle paste dentrificie!!

ESPERIMENTI SUGLI ANIMALI
Pur essendo gli esperimenti sugli animali crudeltà inutili e fuorvianti (la cavia muore mangiando il prezzemolo, il pollo può nutrirsi di funghi velenosi senza fastidi ecc… come si può pensare che gli esperimenti sugli animali ci diano indicazioni utili per l’uomo!), servono a dare risultati rassicuranti prima di immettere il prodotto in esame sul mercato. Invece, pare che così non avvenne per il fluoro. Gli esperimenti condotti su topi, non conclusero che il fluoro induce una diminuzione nell’insorgere delle carie.
Il famigerato dott. Cox (vedi preistoria), nel 1939 pubblicò finalmente un lavoro per dimostrare la sua ipotesi. Somministrò nel cibo di topine gravide quantità variabili dalle 10 alle 40 ppm di fluoro, e dai risultati non si può stabilire un rapporto lineare fra somministrazione di fluoro e insorgere di carie.
I dottori J.L. Hardwick e D.M. Bunting della Scuola Odontoiatrica di Manchester, nel 1971 descrissero sul Journal of Dental Research, i risultati di un loro studio sull’incidenza delle carie e somministrazione di fluoro ad una popolazione di ratti: «La differenza del numero di carie dopo la somministrazione prolungata di 1 o 2 ppm di fluoro non è stata rilevante».
In altre parole: dare o non dare fluoro non cambiò l’insorgere delle carie. Nel 1962, il dott. Edward A. Sweeney e collaboratori del Dipartimento Odon­toiatrico della Harward University, pubblicarono che l’uso del fluoro aveva un ruolo irrilevante nell’insorgere delle carie in ratti da laboratorio. Tuttavia, i gruppi nutriti con fluoruri avevano molto più fluoro nelle ossa. Quindi, i topi nutriti con molti fluoruri ne avevano assorbiti parecchi nelle ossa, ma ciò non faceva diminuire l’insorgenza delle carie.
Anche l’ipotesi che le acque più ricche di fluoruri aiutino la prevenzione della carie andrebbe riconsiderata se prendiamo in esame i risultati del dentista dott. Donald J. Galagan, che già nel 1953 pubblicò nel National Institute of Dental Research i dati della sua ricerca sull’insorgere di carie negli esseri umani, da cui emerse che la maggior quantità di fluoro nell’acqua non fa diminuire il numero delle carie; aumenta altresì la gravità della fluorosi. New York Legislature Hearing (1956): dott. Forst, capo della New York Division of Pupil Personell Service, dichiara che nella città di Newsburg, dove l’acqua viene arricchita di fluoro artificialmente, i bambini hanno il 33% più carie della città di Kingston, dove l’acqua non viene trattata. Ottawa/Kansas: all’inizio dell’esperimento di fluorizzazione dell’acqua potabile, i bambini senza carie erano l’82,3%; dopo tre anni di fluoro nell’acqua, erano solo il 45%.
Le ricerche continuano, però la conclusione è che i fluoruri, quelle pastigliette di fluoro insomma che si danno ai bambini a scuola, non servono a limitare l’insorgere della carie.

QUINDI…
Primo quesito: il fluoro serve a prevenire le carie?
Risposta: No!
Secondo quesito: il fluoro è dannoso?
Risposta: Sì!

DANNI FETALI ED EFFETTI MUTAGENI
Professor Douw G. Steyn, farmacologo e tossicologo, Department of Health (Rep. Sud Africa): «I fluoruri sono fra i più potenti veleni enzimatici ad ampio spettro. Bloccano l’enzima lipasi alla bassissima concentrazione di 1:15.000.000, oltre a molti altri......i disturbi enzimatici da essi causati possono scatenare molteplici malattie, come allergie, arteriosclerosi, osteoporosi, tumori ed altre, oltre ad essere causa di malformazioni fetali».
Secondo H.Scöhl, l’accumulo di fluoruri nel corpo possono essere considerati concausa nell’insorgere delle seguenti malattie: mongolismo, alterazioni cromosomali, labbro leporino.
Secondo gli studi di Taka Mori (Giappone), c’era una concomitanza nei bambini fra fluorosi (denti con chiazze bianche dovute ai danni al collageno del fluoro) e danni al muscolo cardiaco. Questo perché, secondo Taka Mori, il fluoro sottrae il calcio alla sua funzione di mediatore delle contrazioni cardiache.
Prof. dott. Gottschewski, Max-Plank Istitut für Immunobiologie: «Nei no­stri studi embriotossici, mentre il Contergan ha mostrato una penetranza del 3-5%, i fluoruri hanno fatto rilevare una penetranza del 10%. Negli animali, l’aumento di labbra leporine, e schisi palatina è stato del 15%».

LA COLGATE RISARCISCE PER I DENTI ROVINATI DAL FLUORURO
I recenti inviti a porre termine alla fluorizzazione dell’acqua sono stati indirizzati al Governo britannico da un gruppo di parlamentari capeggiato da Sir Ivan Lawrence, membro dei Conservatori per Burtonon-Trent. La loro azione segue una decisione presa nel novembre 1996 dall’azienda produttrice di dentifrici, la Colgate-Palmolive, di offrire un risarcimento di “buona volontà” di £1.000 a favore di un bambino di dieci anni dell’Essex che soffre di fluorosi dentale, condizione in cui lo smalto dei denti viene chiazzato dal fluoruro.
Sir Ivan, che ha sostenuto delle campagne contro il fluoruro per anni ha detto: «Questa decisione ripropone la questione. Il pendolo sta ora oscillando contro il fluoruro e credo sia inevitabile che smetteremo di mettere fluoruro nell’acqua fra breve».
Ha poi aggiunto che c’era oramai una sostanziale evidenza che il fluoruro è nocivo per la salute e che si accingeva a stendere un rapporto da presentare al Governo, dimostrando che esso ha creato più danni che benefici.
Iulian Middleton, un procuratore legale di Nottingham che opera per più di 200 bambini con fluorosi, ha detto che il risarcimento potrebbe aiutare le famiglie nella loro battaglia a favore di un aiuto legale. «Noi lo consideriamo estremamente significativo - anche se è stato fatto senza obbligo. Il fluoruro è una delle sostanze più velenose conosciute. Gli esperti asseriscono che è causa di fluorosi, tuttavia non si sa quale sia la dose sicura per i bambini». La campagna contro la fluorizzazione delle scorte d’acqua è stata sostenuta nei documenti resi noti recentemente dal Governo USA, i quali dimostrano che gli scienziati avevano evidenziato nel 1944 che il fluoruro potrebbe causare stati confusionali, sonnolenza e svogliatezza. Si suppone che la scoperta sia stata fatta in una base di armi atomiche. Vennero ordinate ulteriori ricerche, fermate sei mesi dopo.
Gli incartamenti vennero rivelati dal dott. Phyllis Mullenix, un tossicologo dell’ospedale pediatrico di Boston, dopo aver portato a termine una ricerca sulla tossicità del fluoruro nei ratti, che suggeriva che si accumulava nel cervello e poteva portare a un quoziente di intelligenza inferiore.
(Fonti: The Sunday Telegraph, UK, 24 novembre 1996; The Daily Telegraph, UK, 25 Novembre 1996).

FLUORO E TUMORI
Secondo H.Schöhl, piccole dosi di fluoro facilitano l’insorgere di tumori, grandi dosi agiscono da citostatici. Questo non è un controsenso: è infatti noto che il veleno fluoro inibisce la crescita delle cellule sane, come la crescita delle cellule tumorali.
Nelle industrie, dove c’è molta polvere di fluoro, i tumori polmonari sono più alti - in una miniera di fluorspato del Neufundland morirono dal 1933 al 1961 il 21.8% dei lavoratori di cancro polmonare.
A. Taylor nel 1952 e 1954 dimostrò come topi trattati con 0.44-1 ppm di fluoro nell’acqua avessero un’aspettativa di vita più bassa del 9-10%.

FLUORO E FRATTURE OSSEE
Dal British Medical Journal del 12-7-1975: studio a doppio cieco in un ospizio per anziani finlandesi. Risultato: «In alcune centinaia di anziani a cui venne somministrata giornalmente la dose di 25 mg di fluoruro di sodio, le fratture ossee spontanee erano di gran lunga più frequenti del gruppo di controllo, a cui venne somministrato come placebo 30 mg di bicarbonato di sodio».

DERMATITE PERIORALE
Il prof. Karl Wilhelm Kalkhoff ha trovato una correlazione statisticamente rilevante fra uso di fluoro-cortisonici utilizzati specialmente da donne per trattamento di brufoli in zona periorale, e l’insorgere successivo di dermatite periorale.

FLUORO E DEBOLEZZA MUSOLARE
Secondo il dott. George Waldbott, c’è un nesso statisticamente rilevante fra la somministrazione prolungata di fluoro e problemi dell’apparato muscolare quali debolezza muscolare, sclerodermia, rotture e stiramenti di legamenti. Secondo Waldbott, anche arteriosclerosi e artrite reumatoide possono venire influenzate dalla prolungata somministrazione di fluoruri.

FLURO E DANNI AL SISTEMA IMMUNITARIO
Nel 1981 il dott. John Emsley e i suoi collaboratori scoprirono nel Kings College di Londra che il fluoruro di sodio indebolisce le forze che mantengono le forme normali delle varie proteine del corpo. La capacità del fluoruro di sodio di interferire con le forme e funzioni delle proteine vennero in seguito confermate dal dott. Steven Edwards e i suoi collaboratori dell’Università della California a San Diego e dai dottori H.C.Froede e I.B. Wilson dell’Università del Colorado a Boulder. A causa del cambiamento delle forme di costruzione delle proteine proprie del corpo, il sistema immunitario viene indotto ad attaccare le proteine proprie del corpo; ciò provoca una reazione autoimmune o allergica.
Affinché i globuli bianchi possano attaccare le sostanze estranee devono prima essere portate passivamente con il sangue alla zona di pericolo. Successivamente devono letteralmente strisciare attraverso i muri dei vasi sanguigni fino agli agenti distruttivi.
La dottoressa Sheila Gibson dell’Università di Glasgow, dimostrò la velocità ridotta dei globuli bianchi negli esseri umani che vivevano in ambienti arricchiti di fluoruro di sodio. Già una piccolissima quantità di fluoruro di sodio (0,1 ppm) a cui erano stati esposti globuli bianchi per sei ore, aveva diminuito la velocità di movimento degli stessi del 79% rispetto a quelli che non erano venuti a contatto con il fluoruro di sodio. In altre parole, l’esposizione per sei ore dei globuli bianchi a 0,1 ppm diminuisce la velocità di movimento già del 21%.

FLUORURO E AMP CICLICO
Il dott. D.W. Allman e i suoi collaboratori dell’Istituto di Medicina dell’Università dell’Indiana alimentarono degli animali con 1 ppm di fluoruro di sodio e stabilirono che nell’urina aumentarono più del 100% le concentrazioni di una sostanza prodotta nel corpo che viene chiamata AMP ciclico (acido adenosimonofosforico). Os­servarono anche un comparabile aumento delle concentrazioni di AMP ciclico nei tessuti molli del corpo. Queste constatazioni sono significative in quanto l’AMP ciclico inibisce la velocità di movimento dei globuli bianchi, come è stato dimostrato dal dott. Israel Rivkin e i suoi collaboratori all’Università del Minnesota e anche da altri ricercatori. Allo stesso modo la presenza dell’AMP diminuisce la capacità dei globuli bianchi di distruggere intrusi quali batteri, virus ecc.; questo processo è stato documentato dal dott. Gerald Weissmann e i suoi collaboratori dell’I­stituto di Medicina dell’Università di New York e da altri ricercatori. Il dott. J. Gabrovsek, un dentista e ricercatore all’Istituto di Medicina dell’U­ni­versità Case Western, riconobbe il significato delle conseguenze degli aumenti causati dal fluoruro di sodio nelle concentrazioni di AMP ciclico e l’effetto che questo può avere sul sistema immunitario. Nel 1980 pubblicò una ricerca e disse: «A causa degli effetti inibitori del fluoruro di sodio sulla fagocitosi e la leucotassi (spostamento dei globuli bianchi), che sono i meccanismi di difesa di base, ho dei dubbi sulla sicurezza assoluta di una fluoridizzazione dell’acqua a lungo termine». Il fluoro, a concentrazioni simili a quelle date ai nostri bambini nelle scuole, provoca:
1. riduzione del movimento dei globuli bianchi
2. influsso sulla fagocitosi e
3. stimolazione e liberazione di superossidi radicali (superossidi attivi).

IN SINTESI
I fluoruri di sodio non solo fanno in modo che il sistema immunitario si comporti come se fosse il sistema immunitario di una vecchia persona, ma provoca anche dei danni autoimmuni in tutto il corpo e accelera il processo di invecchiamento del corpo. La bassa concentrazione in cui i fluoruri di sodio esercitano il loro effetto deleterio mostra chiaramente che in realtà non esiste una concentrazione di fluoruro di sodio che non sia dannosa.

CONTROLLO MENTALE DELLE MASSE?
<<Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, il Governo degli Stati Uniti inviò Charles Eliot Perkins, un ricercatore di chimica, biochimica, fisiologia e patologia, ad assumere il controllo della grande industria chimica Farben in Germania.
Mentre si trovava sul posto, i chimici tedeschi gli raccontarono di un piano sul quale avevano lavorato durante la guerra che era adottato dallo stato maggiore tedesco.
Consisteva nel controllo della popolazione in ogni area prescritta attraverso il massiccio trattamento dell’acqua potabile. In questo piano parte prominente era svolta dal fluoruro di sodio. Ripetute dosi di quantità infinitesimali di fluoro possono ridurre nel tempo ogni individuale di resistere alla dominazione, con l’avvelenamento e la narcosi di una certa area del cervello, rendendo così l’individuo sottomesso alla volontà di quelli che desiderano governarlo. Sia i tedeschi che i russi aggiungevano fluoruro di sodio all’acqua da bere dei prigionieri di guerra per renderli docili e instupidirli».
La Ditta I.G. Farben aveva usato, durante la guerra, piani per fluorizzare i paesi occupati, perché aveva scoperto che il fluoro causa un piccolo danno in una parte specifica del cervello avendo un effetto molto particolare: rende molto difficile alle persone la difesa della propria liberta. Le rende molto più docili verso le autorità.
Nella guida medica per il 1984 dei medici olandesi c’è un capitolo intitolato “Tranquillanti principali”. Di questi ce ne sono 27, e sette di essi sono composti di fluoro. Uno di questi e il Semap. È una delle più forti sostanze antipsicotiche che conosciamo. Questo significa che il 25% dei principali tranquillanti è connesso con fluoro.

(tratto da Nexus; estratto autorizzato del libro di lan E. Stephens The Dickinson Statement: A Mind loggling Thesis).

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