Riabilitazione implantare

CORONE SU IMPIANTI

La moderna implantologia  si occupa della sostituzione dei denti gravemente compromessi o mancanti mediante l’inserimento nell’osso della mandibola e/o della mascella di viti in titanio chiamate impianti, che fungono da vere e proprie radici artificiali, sopra le quali vengono cementate o avvitale le corone in ceramica.
Le condizioni che più frequentemente richiedono l’utilizzo degli impianti sono:
- la sostituzione di uno o più elementi dentari, mancanti oppure  estratti perché eccessivamente danneggiati e quindi non recuperabili. La riabilitazione implanto-protesica più comune è rappresentat dall mono-edentulia (mancanza/perdita di un solo dente) ed è particolarmente indicata quando i denti adiacenti a quello mancante sono sani e integri: tali elementi non vengono  ad essere intaccati come si faceva fino a qualche anno fa’ con i tradizionali ponti, garantendo quindi una terapia più conservativa. vedi casi clinici
- l’aumento della ritenzione e della stabilità di una protesi rimovibile, in quanto gli impianti infissi nell’osso permettono alla protesi di ancorarsi ad essi con maggiore efficacia. vedi casi clinici
- fornire un adeguato sostegno ed un ottimale ripristino morfo-strutturale ad un’arcata protesica fissa in caso di edentulia totale, nei casi in cui ci sia osso sufficiente per posizionare i pilastri implantari in zone anatomiche strategiche. vedi casi clinici

Il principio biologico su cui si basa l’implantologia è l‘osteointegrazione: l’osso circostante l’impianto compenetra nello stesso fino ad “integrarlo” in modo quasi assoluto, conferendogli stabilità. Il periodo necessario perchè il fenomeno della osteointegrazione osso-impianto si completi è di circa 4 mesi per gli impianti inseriti nell’arcata mandibolare e di 6 mesi per quelli posizionati su arcate mascellari. Questi tempi sono tuttavia modificabili in specifici casi clinici anche arrivando, grazie a particolari tecniche, alla possibilità di poter utilizzare gli impianti come base di una protesi dentaria subito dopo l’inserimento dell’impianto nell’osso (protocolli di carico immediato).
Gli impianti odierni sono dispositivi medici altamente tecnologici realizzati in titanio trattato superficialmente in base alle caratteristiche industriali di costruzione; esistono però anche impianti di materiali alternativi alle leghe metalliche utilizzati soprattutto in odontoiatria biologica. (vedi odontoiatria metalfree)
Oggi gli impianti hanno una prognosi di sopravvivenza elevata (>90% di impianti stabilmente mantenuti a 10 anni dall’inserimento): questa altissima percentuale di successo è legata alle approfondite valutazioni preliminari del dentista sia verso lo stato di salute generale del paziente sia verso le specifiche anatomiche, funzionali e protesiche.
L’implantologia dentale, unitamente ai nuovi materiali protesici, consente oggi di ottenere il raggiungimento di risultati funzionali e estetici ottimali, molto vicini a quello della dentatura naturale, ma la condizione preliminare del successo è la preparazione del dentista e la qualità dei materiali utilizzati. Più di ogni altra prestazione odontoiatrica in implantologia la qualità è un fattore determinante.

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